Sconfinamento nella psicoterapia

Non vi è alcun modo per uno Psicologo di sconfinare nella psicoterapia senza esserne abilitato perché la psicoterapia nella sua essenza operativa è una terapia psicologica supportiva, preventiva e abilitativo-riabilitativa basata su conoscenze e strumenti tipici della Psicologia e dell’attività professionale di Psicologo.

I fini perseguiti dalla psicoterapia e i mezzi utilizzati da essa sono gli stessi fini (mantenimento, promozione e recupero della salute) e gli stessi mezzi che caratterizzano il setting clinico dello Psicologo (non psicoterapeuta). Sfido chiunque a dimostrare il contrario (vedi articolo 21 del Codice Deontologico degli Psicologi).

Ciò che definisce e differenzia, in termini giuridici, il setting della psicoterapia rispetto ai setting del sostegno e della riabilitazione psicologica è, pertanto, il titolo accademico di specializzazione che lo “psicoterapeuta” ha conseguito dopo la Laurea in Psicologia.

Uno psicologo non psicoterapeuta cura e fa terapia in qualità di NON Specialista.

Uno psicologo-psicoterapeuta cura e fa terapia in qualità di Specialista.

Da tutto ciò si evince che:

  • L’unico modo per fare psicoterapia è aver ottenuto la qualifica di psicoterapeuta -che certifica il completamento di uno specifico percorso formativo- e lavorare con e in funzione di tale qualifica.
  • Uno Psicologo non psicoterapeuta non potrebbe mai fare psicoterapia nemmeno se lo volesse -andando cosi contro ogni regola deontologica e legale- e nemmeno se fosse teoricamente più bravo o competente di uno psicologo specialista (il che potrebbe accadere più spesso di quanto si possa immaginare)!
  • Essere psicoterapeuta e fare psicoterapia significa lavorare con una sorta di bollino di qualità che lo Stato ti riconosce in virtù del tuo percorso di apprendimento, il cui valore dipende da tanti fattori esterni (come la qualità formativa della Scuola e l’esperienza professionale dei docenti) e interni come le inclinazioni personali, gli aspetti caratteriali, la motivazione, la curiosità, la capacità di messa di discussione, l’equilibrio personale, le esperienze di vita, ecc., ecc.

Ma al di là della questione “titoli” l’efficacia di un percorso terapeutico con uno Psicologo, con o senza specializzazione in psicoterapia, dipende dalle specifiche caratteristiche della relazione terapeutica, che si instaura tra curante e paziente/cliente, e dalle effettive competenze (non solo tecniche) del clinico, acquisite nel corso della sua formazione, della sua esperienza professionale e della sua vita.

N.B. In aggiunta a queste osservazioni ci tengo a precisare che proporre percorsi di psicoterpia senza esserne abilitati, se da un parte non comporta alcun reato (in Italia, il reato di esercizio abusivo della professione di psicoterapeuta NON esiste), dall’altro potrebbe essere considerato un grave illecito deontologico. Per questa ragione, tutti gli Psicologi non psicoterapeuti, dovrebbero stare molto attenti a non qualificare come psicoterapia i percorsi terapeutici da loro proposti e offerti ai propri pazienti.