La diagnosi psicologica (in estrema sintesi)

Essa consiste essenzialmente nell’identificazione dei fattori che limitano (sintomi, convinzioni limitanti, traumi, paure…) o promuovono (risorse) le capacità adattive di un individuo o di un sistema.

Essa rappresenta la base per la pianificazione di un trattamento terapeutico basato sul sostegno o sulle attività di abilitazione-riabilitazione in ambito psicologico.

Segue una descrizione di DIAGNOSI data dal CNOP nel documento Parere sulla diagnosi psicologica e psicoterapeutica

La diagnosi non è un atto specialistico di un particolare settore della psicologia, ma un processo trasversale a tutti gli ambiti applicativi della disciplina. Il concetto di diagnosi ha vari significati non univoci lungo un continuum che va da un’accezione ristretta di identificazione di una patologia ad un’accezione ampia di identificazione di un fenomeno sulla base dell’individuazione dei fattori che la caratterizzano (storia del soggetto, sintomi fisici e psichici, modalità comportamentali, attività mentale, informazioni ottenute con varie modalità di valutazione). Il concetto di diagnosi, pertanto, non è univocamente ed esclusivamente connesso a quello di “identificazione di patologia”, come usualmente viene inteso poiché quest’ultimo riguarda soltanto l’ambito biomedico e, anche in ambito medico, è praticabile solo in alcuni settori e per alcune patologie, non in tutte le branche della medicina e per tutte le malattie. La diagnosi assolve molteplici funzioni e compiti a più livelli: a) necessità di categorizzare le informazioni, b) facilitazione della comunicazione fra addetti ai lavori, c) facilitazione della comunicazione con il paziente, d) orientamento delle scelte terapeutiche. In questo senso, la diagnosi è, nell’accezione ampia dei suoi significati possibili, insieme un atto conoscitivo di raccolta e categorizzazione delle informazioni ed un atto pragmatico di comunicazione fra i soggetti implicati a diverso titolo e livello nel fenomeno oggetto di osservazione.

Non c’è diagnosi senza terapia e non c’è terapia senza diagnosi

… distinguere diagnosi da terapia è un non gran senso scientifico. …Nessuno pensa che la diagnosi possa essere staccata dalla terapia. Si tratta di un processo, di un continuum con prevalenti momenti diagnostici o terapeutici, la stessa terapia aggiorna la diagnosi, la stessa diagnosi non può essere staccata da un rapporto con il paziente che è fondamentale, che non può essere occasionale o interrotto meccanicamente. (Tratto da Intervista ad Adriano Ossicini sul tema della psicoterapia a convenzione. Potete trovare questo documento all’interno del sito opsonline.it